Meno cemento e più verde all’ex Saifecs: parte la riqualificazione dell’area

Un momento della conferenza stampa di presentazione del piano di riqualificazione dell’area ex Saifecs

Parte ufficialmente, dopo oltre vent’anni, la riqualificazione delle ex Cartiere Saifecs a San Giovanni Lupatoto. Grazie all’accordo tra pubblico e privato per la riqualificazione urbana dell’area, tra opere e monetizzazioni, il Comune ottiene 4,4 milioni di euro di benefici. Quest’ultimi comprendono: un parco pubblico di circa 25.000 metri quadrati (oltre al verde privato); interventi viabilistici, tra cui viali ciclopedonali, la rotonda su via Cartiera e 300 parcheggi; nuovi locali per la farmacia comunale; 978.000 euro per l’investimento sulla nuova biblioteca.

Alla conferenza stampa di presentazione del Piano di Riqualificazione partecipato il sindaco di San Giovanni Lupatoto Attilio Gastaldello, il consigliere comunale delegato alle Grandi Lottizzazioni Fulvio Sartori, le dirigenti dell’Area Tecnica e dell’Ufficio Urbanistico Margherita Romaniello e Fiorella Federici, l’architetto responsabile del progetto Fausto Sacchetto e l’assessore Luisa Meroni, residente nella zona di fronte all’ex Saifecs.

Il progetto di riqualificazione prevede un volume edificato di 85.000 metri cubi (dei quali: 67.500 a destinazione residenziale, circa metà della cubatura residenziale del vecchio piano, e 17.500 a destinazione commerciale/direzionale, con superficie lorda pavimento pari a 5.000 metri quadrati. Gli abitanti teorici della parte residenziale sono circa 450 per 180/200 unità abitative. Il Piano di riqualificazione è in attesa della VAS (Valutazione ambientale strategica) da parte della Regione Veneto e sarà successivamente portato in Consiglio comunale per l’approvazione.

«Il progetto va oltre l’obiettivo del consumo zero di suolo – ha dichiarato il sindaco Gastaldello – perché riduce drasticamente la cubatura realizzabile secondo le previsioni urbanistiche e determina una riduzione significativa della cubatura prevista dal Piano approvato nel 2006, che prevedeva 145mila metri cubi edificabili contro gli 85mila del nuovo progetto approvato dalla Giunta. L’area delle ex Cartiere rappresentava l’ultima occasione per cambiare volto alla nostra Città e riqualificare una zona in sofferenza dal punto di vista viabilistico, dei parcheggi e per la scarsità di aree verdi. Ringrazio il consigliere Sartori, i tecnici comunali, la proprietà e tutta la maggioranza per aver raggiunto questo importante risultato».

«Per raggiungere questo traguardo – ha commentato Fulvio Sartori – dal 2019 ad oggi sono stati fatti 90 incontri, con i consiglieri comunali di maggioranza e minoranza, con la proprietà, i tecnici comunali, le liste, le consulte e anche con la popolazione che è stata coinvolta nel percorso. Ringrazio la proprietà per la sensibilità dimostrata nell’individuazione di soluzioni progettuali condivise, improntate alla qualità urbanistica dell’intervento».

L’architetto Fausto Sacchetto ha sottolineato come il progetto, condiviso con l’amministrazione, abbia come obiettivo la valorizzazione del verde. «Per questo motivo – ha spiegato – i posti auto riservati ai condomini saranno interrati, mentre i parcheggi pubblici saranno realizzati ad una certa distanza dalla zona residenziale, a margine del parco. Inoltre, le palazzine tra i 4 e i 6 piani, con un’altezza massima uguale ai condomini già presenti nella zona, saranno posti all’interno del comparto, alle spalle della parte commerciale, sul fronte di via Garofoli, così da lasciare ampio spazio al parco e ai viali ciclo-pedonali di attraversamento, in connessione con l’area dell’ex Ricamificio e con il parco dell’Adige».

«Il valore dei benefici pubblici derivanti dall’accordo – ha concluso il sindaco Gastaldello – è di 400.000 euro in più di quanto previsto dal Piano del 2006 che prevedeva il 70% in più di edificabilità. Credo che il risultato sia soddisfacente anche sotto il profilo economico oltre che per quello ambientale, per offrire una riqualificazione sostenibile e di qualità, che porterà benefici a tutta la zona».

Qui tutti i dati dell’accordo pubblico/privato

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