“Ogni scelta è una rinuncia”: il nuovo libro di Maria Vittoria Adami

Esce in libreria il volume della giornalista veronese Maria Vittoria Adami, “Ogni scelta è una rinuncia. Storia di Lucia Nutrimento (1911-1959) insegnante, antifascista, filosofa” (Scripta Edizioni, 2023, pp. 163, 15 euro). Il volume sarà presentato giovedì 9 novembre alle 17:30 a Verona alla Società Letteraria (piazzetta Scalette Rubiani 1). Dopo i saluti della presidente della Letteraria, Daniela Brunelli, interverrà con l’autrice il professore Riccardo Mauroner. Leggeranno alcuni brani Valentina Ravasio e Leonardo Wagner, studenti dell’Educandato agli Angeli. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.

Il volume è la storia di Lucia Nutrimento (1911-1959), figura intellettuale veronese dimenticata, rigorosa studiosa di filosofia e appassionata figura dell’antifascismo veronese. Risoluto collegamento tra il Comitato di Liberazione Nazionale Veneto di Egidio Meneghetti e quello veronese, amica di Norberto Bobbio e Ferruccio Parri e staffetta di Gianfranco De Bosio. Insegnante di filosofia e storia all’Istituto magistrale di Verona prima e al Liceo classico Scipione Maffei poi, fu tra i soci fondatori del Circolo filosofico Giuseppe Zamboni. Autrice di due volumi di filosofia e di una miriade di saggi, è stata curatrice di libri per le scuole per l’editrice Canova per la quale ha tradotto opere di Montesquieu, Fénelon, Constant, Sant’Agostino, San Bonaventura e il Vangelo di San Giovanni.

Una grave malattia le ha tolto la vita a soli 48 anni. Senza questo la sua attività filosofica e scientifica non si sarebbe fermata. Lucia Nutrimento ha lasciato un segno peculiare di fermezza e stoicismo, di ingegno e dedizione e rappresenta un capitolo di storia culturale di Verona. È anche un capitolo di storia di Resistenza civile, di donne, di giovani studenti, di parroci, di semplici cittadini. La Resistenza dei comportamenti che racconta Nutrimento stessa in una lettera inedita pubblicata nel volume nella quale sono citate persone che ricopriranno ruoli di spicco a Verona e nella quale racconta anche di un tentativo, in extremis, di salvare i ponti sull’Adige.

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