Enrico Righetto primo candidato sindaco di Zevio bene comune

Enrico Righetto, il primo a scendere in pista per essere eletto sindaco alle amministrative del 12 giugno, ha presentato ufficialmente la sua candidatura al bar Sport di Piazza Santa Toscana. La coalizione di centrosinistra che sostiene il giovane di Campagnola (23 anni) laureando in scienze della pianificazione territoriale, è formata da Partito democratico, Movimento 5 stelle, Sinistra italiana e Verdi.

   “Con i valori portati avanti negli ultimi 10 anni, opereremo per la riqualificazione urbana del paese, ponendo particolare attenzione alle frazioni abbandonate dall’amministrazione Ruzza”, ha esordito il neocandidato, elencando tra le cose da fare il riordino di via Primo maggio, a Santa Maria, e l’ultimazione del campo sportivo della stessa frazione, “che non  finisce mai con spreco di soldi pubblici”. Righetto ha proseguito definendo Campagnola una sorta di “bancomat per l’amministrazione municipale, in virtù dei soldi incassati dall’ente per il funzionamento della discarica”. Tra le cose da fare “per riaggregare la gente dopo la pandemia, il candidato del centrosinistra ha messo un parco urbano dell’Adige, servizi per famiglie e anziani, doposcuola, l’intensione di sfruttare le sale civiche come biblioteche e aule diffuse. In favore dei commercianti ha poi messo il “raddoppio a costo zero, dove possibile, dei plateatici”.

   Nel corso della presentazione, assente giustificato il M5s, da Antonio Composta (Si), Giorgia Vesentini (Pd) e Stefano Poli (Verdi) sono piovute critiche sulle “incompiute” dell’amministrazione Ruzza: “casa albergo per anziani, cinema teatro al centro civico, sulla fine ingloriosa dell’ospedale Chiarenzi, per i contributi alle associazioni assegnati a insindacabile giudizio della maggioranza, per la non diffusione in streaming delle sedute consiliari, per non contenere il consumo di suolo, la cementificazione di Campagnola, il ritrovamento nell’ambiente di prodotti chimici vietati da almeno due anni”.

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