Turismo Agroalimentare: anche un prodotto veronese di origini antiche alla ribalta nazionale

Anche un prodotto veronese, il Pomo Decio coltivato a Belfiore da alcuni produttori della zona, è stato inserito tra le tipicità nazionali scelte da Coldiretti come ambasciatrici del “made in Italy” in vista dell’anno internazionale del cibo italiano nel mondo e presentate a Roma. Tra i prodotti della categoria “i superfood della nonna”, vale a dire le tipicità che provengono da una consolidata tradizione, il Pomo Decio vanta origini antichissime. Il Decio, che pare risalire addirittura all’epoca romana, deve il suo nome a tal generale D’Ezio, che si scontrò a Padova in battaglia contro Attila. «Saper coniugare tradizione e innovazione è uno dei capisaldi della nuova agricoltura – sostiene Claudio Valente, presidente di Coldiretti Verona – andando anche incontro ai gusti e alle esigenze del cittadino-consumatore sempre più attento a quello che porta sulla sua tavola e allo stesso tempo sempre più interessato alle tradizioni del territorio. Il cibo – continua Valente – è un bene comune per l’intera collettività oltre che un patrimonio culturale che il nostro Paese può offrire con orgoglio ai turisti e ai consumatori di tutto il mondo».
Questa è la direzione da seguire in vista del 2018, l’anno dedicato dall’Onu al turismo sostenibile, Coldiretti ha sottoscritto un protocollo con il Ministero dei beni culturali e del Turismo per sensibilizzare i cittadini e le imprese sulla necessità di valorizzare i caratteri culturali e naturali del territorio, anche attraverso l’integrazione tra imprese delle filiere culturali, turistiche, sportive, agricole e agrituristiche, creative e dello spettacolo e delle filiere dei prodotti agricoli tradizionali e “tipici” nelle aree di riferimento. Il protocollo prevede il coinvolgimento degli imprenditori agricoli le cui strutture sono legate ad attività di ricerca archeologica, con l’intento di promuovere una conoscenza storica delle testimonianze venute in luce e del territorio, individuando d’intesa con i responsabili dello scavo e la competente Soprintendenza archeologica forme adeguate di valorizzazione dei rinvenimenti intervenuti. Oltre a ciò, verrà portata avanti un’attività di monitoraggio e mappatura delle aree di interesse culturale, paesaggistico, storico e archeologico. L’accordo Coldiretti-Mibact prevede anche l’utilizzo dei prodotti agricoli ed agroalimentari tipici del territorio nell’ambito della ristorazione collettiva gestita direttamente o tramite appalto dal Ministero e dalle articolazioni territoriali. Uno spazio viene dato anche alla realizzazione di percorsi turistici e didattici, compresi itinerari pedonali, ciclabili, equestri, mototuristici, fluviali e ferroviari, appositamente segnalati e pubblicizzati per far conoscere ai turisti italiani e stranieri luoghi ed aree legati a produzioni agroalimentari tipiche e storicamente radicate nella tradizione italiana. In generale, verrà promosso il turismo agroalimentare, per favorire la conoscenza della storia delle produzioni agricole tipiche locali, in stretta connessione con quella del territorio da cui esse traggono le proprie caratteristiche peculiari, sfruttando anche le potenzialità di diffusione della rete di vendita diretta dei prodotti agricoli ed agroalimentari basata sullo sviluppo capillare dei Mercati di Campagna amica promossi dalla Fondazione Campagna Amica.

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