Invecchiamento attivo a Castel d’Azzano

Il Comune di Castel d’Azzano promuove attività e corsi dedicati alla fascia d’età over 65 per la promozione dell’invecchiamento attivo. La Regione Veneto ha riconosciuto il valore delle idee messe in campo sul territorio cofinanziando il progetto insieme al comune azzanese. Due i corsi che partiranno a novembre, con il duplice obiettivo di favorire le relazioni interpersonali e mantenere una buona salute fisica.

Il corso di lettura espressiva ad alta voce inizierà in municipio giovedì 16 novembre per un totale di cinque incontri a cura dell’insegnante Giovanna Scardoni. Dedicato a chi vuole immergersi nell’espressione teatrale e d’intrattenimento, potrà aprire le porte alla collaborazione con la biblioteca per le letture animate dedicate ai bambini. Per maggiori informazioni è possibile chiamare lo 045/9215962.

Novità assoluta il corso di canto corale, in collaborazione con “Music’s Cool” e coordinato dall’insegnante Elena Guidi. L’appuntamento per gli appassionati è ogni lunedì dalle 10 alle 11:30 nella sede dell’associazione locale in via Scuderlando. Il corso è dedicato in particolare ai principianti e le iscrizioni sono sempre aperte.

Il progetto per l’invecchiamento attivo a Castel d’Azzano è ad ampio raggio. Attualmente vengono proposti laboratori di musicoterapia, a cura della Fevoss, all’interno delle parrocchie di Beccacivetta e Azzano. Altre iniziative sono programmate nei primi mesi del prossimo anno: i corsi di ballo, con l’obiettivo di unire divertimento e benefici per la salute; il “Nordic walking”, una speciale camminata con i bastoncini molto utile per mantenere equilibrio e forma fisica; “Allena..mente”, una serie laboratori mirati che forniscono tecniche di memoria e concentrazione per tenere attivo il cervello.

«L’intento dell’intero progetto – commenta il sindaco di Castel d’Azzano Elena Guadagnini – è combattere la sedentarietà e favorire nuove relazioni. In questo modo le persone coinvolte si mantengono attive e aiutano altre persone meno autonome. La rete di conoscenza andrà così ad alimentare il mutuo aiuto».

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