Concorso “+smart–phone on the road”: la classe 3°B della primaria di Vigasio si aggiudica il terzo posto

Il sistema “safety drive” ideato dalle alunne e dagli alunni della classe 3°B della scuola primaria di Vigasio

La classe 3°B della scuola primaria “Rita Levi Montalcini” di Vigasio si è classificata al terzo posto nella sessione scuole primarie del concorso “+smart–phone on the road”, concorso a premi riservato alle scuole elementari, medie e superiori di Verona e provincia patrocinato dalla provincia di Verona e dall’ufficio scolastico regionale, ambito territoriale di Verona. «Il riferimento – si legge sul sito del concorso “veronastradasicura.org” – è agli smartphone incautamente utilizzati durante la guida con gravi ripercussioni in termini di incidenti stradali. Gli studenti hanno risposto al nostro appello con fantasia inviando una serie di elaborati per cui la giuria ha avuto un bel lavoro per classificarli». Il concorso si è concluso nel mese di aprile. «Le alunne e gli alunni della classe terza, sezione B – spiega la dirigente scolastica Graziella Benedetta Rossignoli – hanno visto un video sulla guida sicura e hanno cercato di riflettere sulle possibili soluzioni per rendere meno pericoloso l’utilizzo dello smartphone in auto. Hanno ideato che sarebbe utile una porta USB da collegare al veicolo perché questa connessione dovrebbe inibire il “blocco schermo” e attivare un nuovo widget (componente) chiamato “safety drive”. Questa app attiva in automatico l’assistente sul dispositivo mobile in modo da non dover toccare o guardare il telefono mentre si è alla guida. Se il telefono del guidatore non viene collegato alla porta USB dell’automobile, l’auto non si mette in moto e, così facendo, la sicurezza aumenterebbe permettendo a tutti di viaggiare responsabilmente». Aggiudicandosi il terzo posto al concorso le alunne e gli alunno hanno vinto un’entrata gratuita al parco divertimenti di “Gardaland”. «Alcuni di loro – conclude la dirigente – ci andranno per la prima volta, ne hanno sempre sentito parlare ma finalmente lo vedranno e vivranno anche loro».

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