Gruppo AMA: il progetto per sostenere chi sostiene le persone fragili

Inizieranno tra novembre e dicembre, a Isola della Scala, gli incontri del progetto AMA: il gruppo di auto mutuo aiuto destinato a chi sostiene persone con disabilità e fragili.  

Il servizio, che vedrà la presenza e il supporto di una psicologa, nasce all’interno degli interventi previsti dal Piano Comunale della Domiciliarità ed è destinato ai familiari, detti caregivers, che si prendono cura di un proprio caro. Impegno che riguarda, in genere, l’igiene personale, la somministrazione di farmaci, il supporto nell’alimentazione e nella mobilità. Una condizione di necessità che spesso si manifesta in breve tempo, procurando ansie e preoccupazioni a chi, privo di competenze specifiche, si trova ad assistere un familiare in difficoltà.

Gli incontri di mutuo aiuto avranno cadenza quindicinale e una durata di un’ora e mezza ciascuno. Durante i gruppi, grazie al sostegno della psicologa, i cittadini che si occupano di un familiare residente a Isola della Scala, potranno confrontarsi e supportarsi sugli aspetti pratici delle incombenze quotidiane e sulle difficoltà, anche psicologiche, che esse comportano.

La partecipazione è gratuita. I gruppi accoglieranno circa otto/dieci persone alla volta e si terranno a Palazzo Rebotti.

Per iscriversi si potrà contattare il numero 340 9126388 il giovedì dalle 9 alle 13, o inviare un sms al 320 6579881 o una mail a .

L’iniziativa è organizzata e promossa dal Comune di Isola della Scala, Ulss 9 Scaligera e fondazione Pia Opera Ciccarelli.

Secondo un’indagine Istat, in Italia sarebbero oltre 12 milioni le persone  impegnate in attività di cura. Di queste, circa 600 mila si occupano sia dei figli che di altri familiari non autosufficienti. 

Matilde Perbellini, Assessore alle Politiche sociali: «Un impegno spesso vissuto con l’ansia e il timore di non saper superare le difficili prove di assistenza e sostegno nei confronti del proprio caro. L’emergenza Covid-19 ha ulteriormente acuito tali paure. Confrontarsi con chi vive analoghe esperienze, con la supervisione di un esperto, può rappresentare di certo un grande aiuto relazionale».

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