100 anni dopo la guerra “Torneranno i prati” a Ca’ di David

Il Cinema Teatro David -con il patrocinio del Comune di Verona, assessorato alla cultura e la concessione di riconoscimenti da parte del comitato regionale Veneto Centenario della Grande Guerra, dell’ufficio scolastico regionale, ambito territoriale di Verona- presenta la propria iniziativa: “…DOV’È LA VITTORIA?”, inclusa nel programma ufficiale delle commemorazioni del Centenario della prima Guerra mondialeIl consiglio direttivo del Cinema ha predisposto il proprio cartellone di novembre attorno ad alcuni eventi che ricordano l’anniversario della fine della prima guerra mondiale e le conseguenze che essa ha provocato sulle popolazioni che ne sono state coinvolte, soprattutto quelle appartenenti alla nostra regione.

Locandina di “Torneranno i prati” a cura di Ermanno Olmi.

 

Sotto il significativo titolo: “… dov’è la vittoria”, vengono ospitati quattro eventi di diverso genere artistico, uniti da una visione non retorica ma popolare del ricordo della fine del primo conflitto mondiale. L’evento sarà rappresentato attraverso alcuni artisti significativi: Ermanno Olmi, Massimo Bubola e Alessandro Anderloni.
Il filo conduttore delle manifestazioni sarà sottolineato il 17 novembre, dal prof. Giancarlo Cunial, di Possagno.
L’apertura è prevista il giorno 3 novembre alle ore 21,00, con la proiezione del film “torneranno i prati” di Ermanno Olmi.
“Il film di Olmi è una ballata malinconica come la melodia alla fisarmonica che apre la narrazione, e triste come Il silenzio, le cui note sono incorporate nel tema finale composto e suonato alla tromba da Paolo Fresu. torneranno i prati è un film epidermico, che ci fa sentire il ruggito dei mortai in lontananza, il rosicchiare del trapano che scava una galleria nemica sotto la trincea, il gelo e la monotonia delle giornate segnate dal rancio e dalla consegna della posta, unica occasione in cui i nomi dei soldati vengono pronunciati, riconoscendoli come esseri umani invece che come semplici nume.”
Il 10 Novembre Il cantante Massimo Bubola si esibirà nel recital “da Caporetto al Piave”.
Il concerto sarà l’occasione per riassaporare sia grandi brani tradizionali come Era una notte che pioveva, Monte Canino, Ta pum, Il testamento del Capitano, ma anche suoi brani inediti sempre dedicati alla Grande Guerra come Rosso su verde, Noi veniam dalle pianure, Neve su neve, per ascoltare dalla voce di Massimo i suoi racconti sui vari aspetti della Grande Guerra: i trasferimenti, le trincee, il freddo, la lontananza da casa, la paura dei poveri soldati.
Il 17 novembre il prof. Giancarlo Cunial, insegnante educatore presso Istituto Cavanis, cllaboratore di direzione della Gypsotheca e Museo Antonio Canova di Possagno, condurrà una serata dal titolo “Far festa perché? Immagini, storie e riflessioni”. Durante il suo racconto multimediale si incontreranno via via: i paesi veneti distrutti, il rientro dei profughi e degli sfollati nei paesi d’origine, il ritorno dei reduci e degli invalidi e dei “mati de guera”, concludendo con la simbologia di Aquileia per sublimare l’immensa strage.
A conclusione del ciclo il 24 novembre Alessandro Anderloni, rappresenterà la propria opera: “La grande Guerra Meschina”.
«Lo spettacolo racconta alcuni dei tabù inconfessabili della Grande Guerra: le fucilazioni, la decimazione e le ingiustizie subite da ragazzi di vent’anni mandati a combattere una guerra che non volevano. Dopo cento anni, è tempo di dire del dolore e della sofferenza patiti da quei soldati». «Abbiamo intitolato vie e piazze a comandanti e a generali che lasciarono una scia di sangue con ordini megalomani e cocciuti, mandando al massacro migliaia di giovani italiani. Ora la storia ci impone di ricordare le vittime di quella carneficina”

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