VeOs: 67 chilometri di ciclabile tra Verona e Mantova

Elisa De Berti alla conferenza su Veos a Isola della Scala

Un percorso per il turismo slow nei territori a cavallo tra il veronese e il mantovano, che valorizzi natura, architettura e sapori di 11 comuni. Questo il progetto “VeOs (Verona-Ostiglia ndr), la brezza mediana” di cui si è parlato venerdì 5 ottobre, al Teatro del Gusto della Fiera del Riso di Isola della Scala.

Sono intervenuti Elisa De Berti, Assessore alle infrastrutture della Regione del Veneto; Claudia Maria Terzi, Assessore alle infrastrutture e mobilità sostenibile della Regione Lombardia; Elisabetta Gardini, Deputata del Parlamento Europeo; Don Bruno Fasani, Prefetto della Biblioteca Capitolare; Stefano Cantiero, giornalista e i rappresentanti dei Comuni interessati al tracciato: Isola Della Scala, Vigasio, Castel D’Azzano, Villafranca, Sorgà, Povegliano, Trevenzuolo, Erbè, Nogara, Gazzo Veronese e Ostiglia.

VeOs è il progetto di un percorso ciclabile/turistico di 67 chilometri in un territorio che può contare su circa 150 attività ricettive e 380 legate alla ristorazione.

La proposta nasce sulla scorta di un’iniziativa di valorizzazione del territorio isolano – promossa dal Comune di Isola della Scala e da Ente Fiera ed elaborata dallo studio “Architettura in Cantiere” – che è stata esposta durante la Fiera del Riso 2017. Iniziativa che ha favorito il dialogo tra diversi comuni limitrofi e un percorso condiviso con l’obiettivo di valorizzare e far conoscere le risorse culturali, gastronomiche e le tradizioni che rappresentano una comune identità di quest’area della pianura padana.

Una prima analisi ha già permesso di individuare gli elementi di valore di ciascun territorio per la creazione di una rete che possa essere servita da infrastrutture esistenti e nuove. Uno degli obiettivi è infatti quello di sviluppare – all’inizio del 2019 – un primo studio di fattibilità per la quantificazione dei costi e per eventualmente accedere, in futuro, a finanziamenti regionali, nazionali o europei.

Diverse le tematiche toccate dal percorso. Si parte da quella naturalistica, che coinvolge – ad esempio – le paludi del Busatello, quelle di Pellegrina e di Ostiglia, le risorgive di Povegliano Veronese e il parco dei Due Tioni ad Erbè. Sono poi 71 le ville storiche e 75 gli edifici religiosi di pregio individuati nei comuni lungo il tracciato. Un altro punto di forza del percorso è rappresentato dalla ricchezza dell’offerta gastronomica, che ha visto nascere in quest’area della pianura due grandi eventi: a Isola della Scala la Fiera del Riso e la Fiera della Polenta a Vigasio. E poi – tra i tanti prodotti e piatti tipici – il melone di Erbè e le sfogliatine di Villafranca.

La nostra regione può contare su 1.300 chilometri di piste ciclabili già realizzate e negli ultimi tre anni ne abbiamo finanziati altri 400 – ha ricordato Elisa De Berti, Assessore alle infrastrutture della Regione del Veneto. – Il Veneto non è solo Venezia, Verona, lago di Garda e Dolomiti. Le ciclabili sono il miglior modo in assoluto per far conoscere ai turisti l’enorme patrimonio, in parte nascosto, della nostra regione”.

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