West Nile: timori e ordinanze

Sono arrivati ad 84 i casi ufficialmente registrati in Veneto di contagio umano dal virus West Nile, di questi, 59 sono lievi, 25 sono casi più gravi con sviluppo di encefalite. Il numero dei decessi è salito a 3, il numero dei contagiati è in netto aumento, il 64% in appena una settimana. La West Nile è una malattia infettiva trasmessa dalle zanzare, in particolare del genere Culex, che si manifesta con  febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori. Dopo i primi casi di contagio segnalati recentemente dall’Ulss 9, alcuni sindaci veronesi hanno preso dei provvedimenti per prevenire il diffondersi delle zanzare, le quali sono il principale vettore del virus, mentre dove non si segnalano casi di contagio si cerca comunque di informare la cittadinanza su alcuni comportamenti da adottare

L’assessore alla Sanità Luca Coletto spiega: «I nostri esperti riferiscono trattarsi di una situazione particolarmente intensa rispetto agli anni scorsi, la cui virulenza potrebbe essere stata aiutata dal clima caldo e umido delle ultime settimane. Tutto, peraltro, è monitorato minuto per minuto ed è assolutamente sotto controllo, motivo per cui non è il caso di parlare di un particolare allarme. Il contagio è limitato ad alcune decine di casi su milioni di persone presenti in Veneto, nell’80% dei casi il virus è asintomatico, nel 20% provoca una febbricola e solo nello 0,1% evolve nella più pericolosa forma neuroinvasiva che, in persone con patologie pregresse e basse difese immunitarie, può portare al decesso».

Dopo alcuni casi, i sindaci di Vigasio, Castel D’Azzano e San Giovanni Lupatoto, hanno provveduto in base alle direttive della Regione Veneto e dall’ULSS 9 con interventi di disinfestazione straordinaria. Diversamente per Buttapietra, Isola della Scala e San Martino Buon Albergo dove i Primi cittadini hanno comunicato che non vi saranno operazioni preventive oltre quelle già programmate sulle larve di zanzara nelle caditoie stradali ed adulticide nelle zone pubbliche, in quanto nessuna infezione è stata segnalata.
Al contempo ogni famiglia è invitata ad assumere tutti gli atteggiamenti di prudenza per difendersi dalle zanzare cercando di eliminare i depositi di acqua stagnante, svuotare i sottovasi e pulire tombini e caditoie, irrigare giardini e campi nelle ore notturne, usare repellenti per il corpo e gli ambienti. I cittadini sono però in ansia per il prolificarsi del virus se non si interverrà tempestivamente su tutto il territorio e sui social irrompe la polemica sull’utilità dei trattamenti praticati finora visto il sempre più alto numero di zanzare presenti nella parte sud della provincia.

 

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