San Martino Buon Albergo: verrà abbattuto l’ippocastano di via Stegagno

Un’analisi sulla stabilità degli alberi è stata realizzata dal Comune di San Martino Buon Albergo per evitare il cedimento delle piante a rischio e per pianificare di conseguenza gli interventi di manutenzione. A seguito dello studio, domani, giovedì 18 gennaio, verrà tagliato un ippocastano pericolante in via Stegagno, nel centro storico, situato tra il palazzo Barbieri e il parco del Gambaretto. Per consentire l’intervento la strada che conduce all’istituto scolastico Berto Barbarani verrà chiusa al traffico dalle 8 alle 12.
L’analisi sulla stabilità degli alberi è stata condotta in collaborazione con un’azienda specializzata, seguendo il metodo Visual Tree Assessment (V.T.A). Lo scopo dell’indagine è stato quello di stabilire il grado di pericolosità delle piante prese in esame, attribuendo loro una classe di rischio predefinita e definendo le operazioni di conservazione e messa in sicurezza più idonee. «Il metodo utilizzato permette l’identificazione degli alberi a rischio statico attraverso il riconoscimento di sintomi esterni caratteristici – spiega il vicesindaco e assessore all’Ecologia Mauro Gaspari -. Attraverso l’analisi visiva inoltre è stato verificato lo stato della chioma, la presenza di parti di legno secco, cordoni, corpi fungini, ferite o altri sintomi. Interpretando questi segni è possibile diagnosticare lo stato di salute della pianta e quindi intervenire correttamente. Abbiamo di conseguenza predisposto un piano degli interventi da attuare e pianificato la sostituzione delle piante che dovranno essere tagliate». Altre due piante erano state tagliate nei giorni scorsi in via Einaudi, sempre a seguito dell’indagine sulla stabilità degli alberi.
Da lunedì 22 a sabato 27 gennaio inoltre verrà chiusa la pista ciclopedonale Zenobria Murara, che collega Sant’Antonio a Ferrazze, conosciuta anche come il “Percorso della Salute”, per consentire l’intervento del Consorzio Alta Pianura Veneta, che dovrà effettuare la pulizia degli argini, la potatura degli alberi e il taglio di rami pericolanti. «Capiamo il disagio dei cittadini perché si tratta di una zona molto frequentata, ma è giusto dare la priorità alle manutenzioni, evitando così la possibilità che si verifichino pericoli per l’incolumità delle persone», conclude Gaspari.

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