Un docufilm per raccontare la genesi dell’ospedale da campo di Bergamo che, durante la pandemia da Covid-19, ha permesso di salvare centinaia di vite umane. “Le 7 giornate di Bergamo, il miracolo dell’ospedale degli alpini” verrà proiettato al centro civico culturale di Zevio, sabato 25 maggio, alle ore 20:45, l’ingresso è libero. Sarà l’occasione per ripercorrere l’iter di realizzazione della struttura, eretta all’interno della fiera in una sola settimana, seguendo il modello dell’ospedale da campo alpino. Il progetto accoglieva 142 posti letto, divisi tra terapia intensiva e terapia sub-intensiva. In pole position nel compimento dell’opera c’era ANA (Associazione Nazionale Alpini) e, in particolare, la Sanità alpina. Fondamentale anche la collaborazione con l’associazione Emergency, forte dell’esperienza in Africa durante l’epidemia da ebola.
Per non dimenticare
«Il fine della pellicola è raccontare l’esigenza di un territorio e come questo si sia stretto attorno all’ospedale da campo, ormai ultima risorsa a causa del sovraffollamento delle altre strutture, ma non solo – commenta Maurizio Chieppe, membro del circolo Balestrieri ANA di Verona e volontario a Bergamo durante la pandemia – l’intenzione primaria è fare memoria di quanto accaduto per non dimenticare le vittime e il lavoro svolto da chi si trovava in prima linea, amministratori compresi. Per questo seguirà un confronto con alcuni membri dell’allora amministrazione comunale zeviana».
Il docufilm nasce da un’idea di Sergio Rizzini, con la regia di Simona Ventura, ed è stato proiettato alla Biennale di Venezia nel 2021. A conclusione della visione, interverranno Diego Ruzza, sindaco in carica durante il periodo pandemico, Alberto Todeschini, allora assessore alla protezione civile e Maurizio Chieppe.