Progetto “Un albero per il futuro a Vigasio”

Un bambino della scuola primaria di Vigasio aiutato da un carabiniere forestale invasa una pianta di rosmarino

È stata una giornata all’insegna di un’esperienza a stretto contatto con la natura il 17 ottobre per le classi terze della scuola primaria di Vigasio che hanno aderito al progetto “Un albero per il futuro”. Il progetto promosso dal ministero della transizione ecologica in collaborazione con i carabinieri del nucleo forestale che come si legge sul sito “unalberoperilfuturo.it” ha lo scopo di «modificare il nostro stile di vita e prendersi cura dell’ambiente in cui viviamo». «Lunedì 17 ottobre – hanno raccontato i bambini della scuola primaria –sono venuti a visitarci due carabinieri del nucleo forestale di Peri, ci hanno portato due rosmarini e una talea dell’albero di Giovanni Falcone e hanno spiegato l’importanza delle piante che ci donano acqua e ossigeno. Ci hanno mostrato anche una pianta in un vaso chiuso ermeticamente: si vedevano benissimo le sue radici e il vapore acqueo prodotto dalle foglie. Abbiamo capito che noi in un vaso così non potremmo sopravvivere, ma le piante si perché producono da sole l’ossigeno». I carabinieri hanno inoltre dato la possibilità ai piccoli studenti di ascoltare la voce delle piante attraverso un’applicazione chiamata “plantwave”. «Dopo aver ascoltato la voce delle piante – hanno proseguito i bimbi – insieme all’aiuto dei carabinieri forestali abbiamo invasato i rosmarini e, finché non sarà pronto il nostro orto didattico, abbiamo posizionato i vasi di rosmarino sulle finestre delle nostre classi terze». La giornata si è conclusa con la piantumazione di una pianta che ha un grande significato. «Infine – hanno riferito i piccoli studenti – abbiamo piantumato una talea molto importante perché proviene direttamente dal ficus magnolia davanti alla casa di Giovanni Falcone. E questo è diventato un simbolo, è considerato l’albero della legalità. Il vaso è stato posizionato nell’atrio della nostra scuola affinché tutti possano godere di questo grande dono. Cercheremo di curarlo e di mantenere le nostre promesse diventando grandi e migliorando, nel nostro piccolo, tutto il mondo».

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