Occupazione: le risorse dal PNRR ci sono, occorre riformare il mercato del lavoro

L’avvio di uno dei primi percorsi in Veneto per formare gli “Operatori del Mercato del lavoro” (OML), cioè le figure preparate per accompagnare le persone a trovare un nuovo lavoro, è stato l’occasione per Fondazione ENAC Veneto CFP Canossiano di affrontare il grande tema occupazionale non solo dal punto di vista delle risorse disponibili nell’ambito del PNRR ma anche dell’epocale rinnovamento richiesto ai Servizi al Lavoro nel nostro Paese.

Tra le sfide che si proverà a vincere grazie alle risorse disponibili nell’ambito del PNRR, il passaggio definitivo da un sistema che per i disoccupati prevedeva solo sui sussidi, ad uno in cui a questo si aggiungo servizi per il reimpiego, rifiutando i quali anche i sussidi decadono. Come emerso nella tavola rotonda organizzata, nell’Aula Magna dell’Istituto Canossiano a Verona, da ENAC Veneto con i principali esperti del settore delle politiche attive, le risorse pari a 4,4 miliardi di euro alloccate per il programma GOL (Garanzia Occupabilità dei Lavoratori), in aggiunta ai 600 milioni di euro destinati a rafforzare i Centri per l’Impiego e ad altri 600 milioni di euro per il sistema duale basato sull’alternarsi tra formazione “in aula” e “in contesti lavorativi”, da sole, potrebbero non essere sufficienti a garantire il raggiungimento degli importanti traguardi di reale occupabilità dei soggetti interessati. Fondamentale è anche la formazione di nuovi professionisti capaci di diventare il collante tra le persone in cerca di lavoro e servizi formativi e di inserimento lavorativo, con una specializzazione nel trattare il percorso di ricollocazione e carriera degli utenti. Proprio per rispondere a questa esigenza è nato il percorso formativo per OML promosso da ENAC Veneto, che è tra i primi dieci enti a livello regionale per l’attività di inserimento lavorativo e si è meritata il giudizio positivo della Regione Veneto. Sottolinea il Direttore Generale, Matteo Roncarà: «Per noi, piccola realtà no profit, che partiamo dalla formazione e che non abbiamo natura commerciale, è un importante doppio riconoscimento: dalle persone, che ci scelgono per essere seguite e formate verso il ricollocamento, e dalla Regione, che giustamente misura la nostra efficacia».

Un mercato del lavoro che nelle regioni competitive come il Veneto, presenta un difficoltoso mismatch tra domanda e offerta di lavoro, per cui ogni 100 offerte, 50 trovano risposta, altre 50 non la trovano per problemi demografici o per una competenza non allineata alla richiesta. Su questo aspetto è intervenuto Tiziano Barone, Direttore di Veneto Lavoro, l’ente regionale che gestisce i Centri per l’Impiego, spiegando come «il nostro, in Veneto, è un servizio che si basa sulla collaborazione pubblico-privata, dove i centri per l’impiego accolgono, profilano e rimandano la persona agli specialisti della formazione, con l’obiettivo di garantire al cittadino di decidere liberamente da chi ricevere i servizi, scegliendo tra una pluralità di enti accreditati, a garanzia della qualità erogata. Siamo ancora nel mezzo di un cantiere, volto a costruire un ecosistema sempre più solido al servizio dei cittadini. E certamente in questo l’OML rappresenta una figura chiave perché in grado di leggere il bisogno dell’altro e di mettere in atto tutte le procedure per risolvere il problema dell’attivazione dell’individuo disoccupato o scoraggiato, o che desidera aggiornarsi».

In Veneto sono circa 38.000 le persone che GOL si prefigge di raggiungere in un anno e per farlo è indispensabile collaborare e rendere performante la rete degli operatori coinvolti, come ha sottolineato Orazio Zenorini, presidente di FICIAP Veneto, realtà che riunisce enti emanazione di istituti religiosi che erogano circa la metà dei percorsi formativi di IeFP – Istruzione e Formazione Professionale della nostra regione: «Anche i nostri Centri di Formazione Professionale si stanno attivando nelle politiche attive e, grazie anche al supporto di Roncarà che porta l’esperienza di ENAC Veneto tra i nostri soci, faremo la nostra parte mettendo a disposizione la rete capillare delle nostre scuole e dei nostri laboratori».

Presente anche Alessandro Agostinetti, Direttore della Direzione Lavoro di Regione Veneto, che ha voluto ribadire come nel breve non mancheranno i fondi e che la sfida si giocherà proprio nel trovare gli equilibri di complementarietà tra attori pubblici e privati, per far sì che le risorse si trasformino in opportunità e servizi di qualità e accessibili a tutti, verso una società più giusta dove ciascuno viene messo nelle condizioni di scoprire ed esprimere i propri talenti. Tema su cui ha insistito anche CISL Veneto, con Elisa Ponzio, che ha ricordato come sia importante il confronto continuativo tra tutti gli attori, proprio per capitalizzare le esperienze e creare servizi chiari e trasparenti per i cittadini. «Anche STAFF — ha ribadito il suo presidente, Michele Borghi — crede molto nelle politiche attive, tanto da essere accreditata in 9 regioni, e da investire con convinzione nella collaborazione con ENAC Veneto e in occasioni di confronto come questa».

Maggiori informazioni su ENAC Veneto sul sito: www.enacveneto.it

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